Ho vissuto gli orrori della seconda guerra mondiale, ho visto le macerie, i morti, ho udito i lamenti dei feriti, le imprecazioni dei soccorritori., lo scoppio della prima bomba atomica
Sono cresciuto nel dopoguerra con gli alimentari razionati, trascorrendo gli inverni accanto alla stufa, con gli abiti dismessi da mio padre e riadattati da mia madre, con la felicità negli occhi per un cartoccio di caldarroste o di farinaccio di castagne.
Ho visto nascere la “Repubblica Italiana”, il predominio democristiano, l’anatema cattolico nei confronti del comunismo, le campagne elettorali ed i comizi di piazza attesi come unico mezzo di comunicazione politica.
Ho appreso dai quotidiani e dalla radio della guerra di
Corea, all’innalzamento del muro di Berlino, del ponte aereo alleato e dell’inizio
della guerra fredda. Ho seguito la guerra del Vietnam e le sconfitte dei
Francesi e, successivamente, degli Americani.
Ho vissuto il sessantotto in fabbrica, le manifestazioni
degli studenti e gli scioperi dei lavoratori sperando in una nuova società più
giusta e democratica.
Ho assistito alla nascita delle Brigate Rosse, ai loro
attentati e stragi e alle omertà politiche negli anni di piombo e delle fazioni
contrapposte. Al rapimento di magistrati, imprenditori, sindacalisti alla
strage di via Fani e all’omicidio di Moro.
Sono stato spettatore inorridito della tragedia del Vajont,
della strage dei piloti italiani in Congo, delle violenze tribali in Africa e
delle rivolte popolari in Ungheria e in Cecoslovacchia, schiacciate dal fragore
dei carri armati sovietici e rese ancor più drammatiche dal sacrificio di
giovani studenti e lavoratori. Ho assistito affascinato al lancio dei primi satelliti nello spazio e alla conquista della Luna, augurandomi che la “tecnologia” utilizzata potesse rendere un servizio all’intera comunità mondiale.
Ho visto nascere e dissolversi la “prima repubblica” tra
scandali, arresti di personalità del mondo politico, finanziario e industriale,
e suicidi di dubbia origine. Ho assistito alla nascita, forse prematura,
sicuramente un aborto, della seconda repubblica, con esponenti interessati
unicamente alla salvaguardia dei propri interessi. Sono ora in attesa della
“terza”!
Ho visto alternarsi sette Papi in Vaticano: da Pio XII° a
Francesco, augurandomi ogni volta che le rive del Tevere si allargassero sempre
più e che la religione, ogni religione, non dovesse avere influenza alcuna
nella “laicità”, sancita dalla nostra Carta Costituzionale, del nostro Stato.
Ho visto alternarsi undici Presidenti della Repubblica,
venticinque Presidenti del Consiglio e sessantadue Governi, dal primo retto da
Alcide De Gasperi all’ultimo di Mario Monti. E se la fortuna mi assiste avrò la
fortuna di vederne alcuni altri.
In oltre metà della mia vita ho dato il mio contributo in
campo lavorativo, politico (da dilettante e mai professionista) e sociale. Non
ho rimpianti per ciò che ho modestamente fatto e svolto e al mattino,
guardandomi allo specchio non ho di che vergognarmi.Sono un cittadino qualunque che ha vissuto tre quarti di un secolo, che altri hanno definito “breve”.
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